Il putiferio che si è creato dopo l’annuncio dell’addio alla Juventus di Alessandro Del Piero da parte del presidente Andrea Agnelli è francamente incomprensibile. Era una mossa preventivata e decisa in accordo con il capitano della Juventus, ha dichiarato successivamente Agnelli. Non c’è la certezza assoluta su queste affermazioni (Del Piero non ha ancora parlato). E certo, per quanto riguarda la questione del futuro posto da dirigente per Del Piero, la situazione non è chiarissima. Ma ciò che conta oggi è un’altra: che Del Piero avrebbe lasciato la Juventus alla fine di quest'anno era ri e strasaputo da mesi, anni.
In sintesi, già l’anno scorso doveva essere l’ultimo da giocatore del capitano della Juventus. Poi le cose sono cambiate per vari motivi, due su tutti: la pochezza tecnica e la scarsa personalità della Juventus di Delneri abbinata alla voglia e alla forma di Del Piero; e poi l’annuncio del nuovo stadio, araldo architettonico di una nuova era e di un nuovo modo di concepire il calcio (almeno in teoria, vedi lo schiaffo a Di Vaio), per la Juve e per il calcio italiano. La nascita dello Juventus Stadium, insomma, era un evento a cui un capitano glorioso come Del Piero non poteva mancare, non per pochi mesi per giunta.
Ciononostante, l’annuncio di ieri di Agnelli non doveva dare adito al folle sensazionalismo che ha spadroneggiato nei media. Esempio negativo, in questo senso, un servizio di Premium Calcio in cui ieri si diceva: “La cosa era risaputa ma non ci si aspettava un annuncio del genere da parte del presidente”. Ma non l’ha annunciato il presidente. Il ritiro alla fine della stagione 2011/2012 Del Piero lo aveva annunciato già più di un anno fa, sul suo sito e in varie interviste, come questa a Sky (cito testualmente): “Nuovo Stadio, rivoluzione culturale. Il mio ultimo anno alla Juve sarà vincente, non vedo alternative”. Dunque, dove sta il problema, anzi la notizia? Boh. Anche il direttore di Tuttosport De Paola ha scritto un editoriale su questa vicenda abbastanza surreale, che i maligni vedono come atta a destabilizzare l'ambiente.
L'unica cosa che si può rimproverare ad Agnelli è quella di aver anticipato Del Piero nel "confermare" o "reiterare" l'addio alla Juventus, forse per non essere messo alle spalle al muro da eventuali mosse a sorpresa del capitano (come il video dell'anno passato che, si dice, fece infuriare il presidente). Ma questa è un'altra storia che dipenderà unicamente dal rendimento di Del Piero in questo campionato. Se Del Piero e l'amico e compagno di mille vittorie Antonio Conte penseranno che sia giusto continuare ancora per un altro anno, anche il presidente Agnelli dovrà piegarsi al loro volere.
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